Nata a Buenos Aires nel 1974, Hyuro era una pittrice, disegnatrice e street artist che vive e lavora a Valencia, dove si è laureata in Artistic Production nel 2009.
Le produzioni dell’artista argentina Hyuro si distinguono per la delicata fusione di messaggi politici e sociali e una sensibilità surrealista dal codice unico. Nelle sue composizioni oniriche, un cast di personaggi misteriosi mette in scena uno spettacolo atto a sussurrare un messaggio che tuttavia lascia ampio spazio interpretativo allo spettatore.
Nell’atmosfera sinistra delle sue opere, i personaggi, spesso femminili, combattono con le forze del male, uragani di uccelli neri e nuvole o sono in lotta con loro stessi. Nel mezzo del nulla, queste figure vagano come pallidi fantasmi, mentre giocano con gli abiti, sedute in cerchio, o si inginocchiano sotto il peso un pesante fardello.
Esse personificano le paure più profonde dell’artista, le sue preoccupazioni e speranze, che sono anche quelle dello spettatore. Dalle opere di Hyuro infine emergono messaggi politici e sociali relativi all’individualità e collettività dei suoi personaggi in lotta.
Hyuro ha iniziato la sua carriera dipingendo su tela e tuttora continua a produrre dipinti e disegni, ma negli ultimi anni si è concentrata principalmente su interventi outdoor che l’hanno portata a stabilirsi come una delle più interessanti e innovative street artist europee.
L’immaginario di Hyuro è fortemente radicato in una personale riflessione sulla donna all’interno della società contemporanea. Approfondendo questa tematica, l’artista argentina porta avanti un lavoro atto a sradicare tutti quei preconcetti e gli stereotipi che accompagnano la figura femminile all’interno di una società profondamente maschilista. Questa precisa, velenosa e sottile analisi concorre con una pittura che nel suo sviluppo ha saputo evolversi e mutare verso una sintesi estrema, caratterizzata da colori e tinte delicate vicine al grigio, atte proprio a sottolineare il valore nocivo dei temi che l’autrice va a toccare.
Hyuro è morta nel novembre 2020 di leucemia, lasciando il suo lavoro in tutto il mondo, tra cui Spagna, Italia, Argentina, Brasile, Messico, Stati Uniti, Marocco e Tunisia.