CAMILLE ROSE GARCIA USA, 1970

Camille Rose Garcia nasce del 1970 a Los Angeles, in California. Le immagini sovversive di Garcia definiscono il suo stile basato su elaborate narrazioni sociopolitiche, che l’artista cela sotto strati di sfumature dal fascino fiabesco, che sottilmente criticano i fallimenti delle utopie capitaliste celebrate dalle controculture americane.

La scrittura spezzettata e i film surrealisti di William Burroughs, come anche i vecchi cartoni della Disney e della Fleischer influenzano le scene frammentate e descrittive di Garcia. Le superfici dei suoi dipinti, infatti, sono consumate come se fossero state ripetutamente ridipinte, e rimandano così ai vecchi film degli anni ‘50.  Le figure che dimorano nella surreale immaginazione dell’artista divengono le remote cugine delle fiabe classiche e dei cartoni dei primi del ‘900.

I lavori grotteschi di Garcia esplorano l’oscurità delle favole, riflettendo sulle memorie d’infanzia dell’artista, specchi della contro-cultura di Los Angeles, che risalta nel suo aspetto violento e sgradevole. Come afferma in una sua intervista: “Ciò che mi fa diventare matta mi motiva”.

Il lavoro di Garcia è stato esposto nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo e presentato in numerose riviste tra cui Juxtapoz, Rolling Stone, e Modern Painter. Le sue opere d’arte sono state esposte al “Los Angeles County Museum” and nel “San Jose Museum of Art’s”, che ha ospitato la retrospettiva di Garcia “Tragic Kingdom”. Garcia ha inoltre collaborato con The Walt Disney Museum per la mostra “Camille Rose Garcia: Down the Rabbit Hole”, dove ha esposto una serie di illustrazioni ispirate alle storie Disney.

Oltre alle sue mostre personali, si annovera la sua presenxa all’ “Art from the New World” al “Bristol City Museum”, “Pop Surrealism” tenutasi al Museo delle Arti Visuali, del Palazzo Collicola, a Spoleto, in Italia, “Turn the Page” al “The Virginia Museum of Contemporary Art” (MOCA), e “Cross The Streets” al “Museum of Contemporary Art” (MACRO) di Roma, in Italia nel 2017.