ERKUT TERLIKSIZ Turkey, 1978

Residente a Istanbul, Erkut Terliksiz è un orginale artista la cui pittura è riconoscibile per un caratteristico uso di colori brillanti di uno stile cubista ispirato a Pablo Picasso, Philip Guston e George Condo. L’arte di Terliksiz esplora i temi come vulnerabilità umana, la fugacità del tempo e invita a riflettere sull’importanza di cogliere l’attimo.

 

Per stimolare una conversazione sull’esperienza umana, questo originale artista mette insieme, nelle sue elaborate composizioni l’anatomia fisica e la psicologia, dando vita ad una fusione di contenuti e stili non convenzionali. Nonostante il soggetto delle sue opere sia talvolta introverso, il suo giocoso utilizzo della materia e dei colori da vita alle sue opere confluendo vitalità ed espressione ai suoi personaggi.

 

L’arte di Terliksiz nell’attingere dallo stile cubista di Picasso, distorce similmente al grande maestro, i soggetti tuttavia propone un proprio linguaggio visivo unico che rispecchia l’esperienza personale e la cultura dell’artista. Erkut enfatizza le caratteristiche facciali, quali gli occhi, orecchie e nasi rendendoli sporgenti e protagonisti di composizioni dinamiche al tempo stesso gioiose e drammatiche, enfatizzate da una palette dai forti contrasti e da contorni marcati. I protagonisti, delle opere di Erkut hanno sempre qualcosa di infantile, con gli occhi spalancati e la bocca aperta, a simboleggiare il senso di stupore ed evocando nello spettatore un sentimenti di curiosità e di innocenza.

 

Ogni personaggio ha una personalità unica, e sembra essere intento a esaminare l’ambiente circostante, oppure pronto a intraprendere un nuovo viaggio con fiducia nel futuro. La dimensione e la composizione non convenzionali delle sue opere, creano una prospettiva appiattita, permettendo allo spettatore di decidere dove focalizzare la propria attenzione. L’arte di Terliksiz affonda le sue radici nell’intuizione e nella possibilità, e riflette la sua sensibilità per il mondo che lo circonda.

 

Come ha lui stesso spiegato: “Io godo dei piccoli, non intenzionali elementi della pittura. Permettere che ci siano piccoli incidenti, porta alla creazione di sottotrame nelle opere”.