Nato a Londra nel 1958, Ray Caesar è un’artista conosciuto internazionalmente, nonché indiscusso leader della Digital Art. Ha lavorato in diversi campi, frequentato molte scuole d’arte, e esibito i suoi lavori nelle maggiori gallerie di tutto il mondo. Ognuna delle sue opere è come un piccolo pezzo di un grande puzzle. Come Mary Shelley, che smonta il corpo umano per poi ricostruirlo, cosi Ray Caesar nelle sue creazioni accosta frammenti di stile decorativo, barocco e decò, ricomponendoli in scenari architettonici, frutto di un peculiare gusto artistico, Ray dona vita a un’eterna bellezza appartenente uno scenario atemporale.
Grazie a questo mix di Art Decò, stile Vittoriano e codici visuali del primo ‘900, i suoi lavori trasmettono fascino e unicità, qualità queste che possono essere ugualmente attribuite all’artista stesso. Indiscusso re dell’arte digitale, Caesar è un punto di riferimento per gli artisti che decidono di adottare questo stile.
Caesar lavora con Maya, un software di modellazione 3D usato per effetti d’animazione digitale nelle industrie cinematografiche e di videogiochi, per creare le sue figure e l’ambiente virtuale in cui vivono. Tramite questo programma, costruisce modelli digitali dallo scheletro invisibile e da giunzioni anatomiche che possono essere distorte o manipolate in modo da assumere qualsiasi posa. Ray avvolge i modelli in costosi tessuti, aggiungendo elaborati copricapi, ciglia e unghie.
Li pone, in seguito, in peculiari e minuziosamente dettagliati ambienti digitali, arredati di componenti architettoniche come finestre, carta da parati, tende e mobili. Il meticoloso processo di Caesar coinvolge elementi del disegno, della pittura, del collage e della scultura. Con pieno controllo sulla personalità delle sue figure e l’ambiente che le circonda, l’arte di Caesar rappresenta un modo moderno di rappresentare le figure umane, come alternativa del pennello sulla tela, o un’avanzata estensione di una delle più affascinanti ossessioni dell’ infanzia, giocare con le bambole. Ciò riflette il fascino dell’ artista nei confronti del mondo femminile e dell’infanzia, con i quali si è sempre identificato e l’ elaborata tecnica che gli permette di manipolare le sue figure e conferir loro il significato che preferisce.
Le “pennellate digitali” di Ray Caesar creano dipinti roccocò, dove seducenti, ipnotiche e aliene icone femminili riflettono la surreale immaginazione dell’ artista. Le sue regine di ghiaccio, dai lignaggi regali, emanano una sensazione di nostalgia di altre epoche. Mentre, il loro innocente e ingenuo aspetto potrebbe all’improvviso assumere le sembianze di una forza soprannaturale e rivelare il suo lato oscuro. Dettagli inquietanti vengono fuori dall’immaginazione dell’artista per condurre la mente dell’osservatore in santuari sconsacrati dell’ inconscio, dove le spettrali figure sono detentrici di macabri segreti e verità nascoste che solo la memoria può spiegare.
Durante la sua carriera Caesar è stato protagonista di molte importanti mostre, tra le quali ricordiamo “Art from the New World” al City Museum di Bristol, lo spettacolo Pop Surrealista al Museo Carandente di Spoleto, la sua partecipazione alla “Hey !Modern Art and Pop Culture” al “Musée de la Halle St Pierre” a Parigi, in Francia, “Turn the Page” al Virginia Museum of Contemporary Art (MOCA) e “Cross the Streets” tenutasi al Macro Museo di Arte Contemporanea a Roma, Italia nel 2017. In Italia, le opere d’ arte di Ray Caesar sono state esposte in una speciale retrospettiva “The Troubles with Angels” tenutasi al Palazzo Saluzzo Peasana di Torino.