Scott Musgrove, l'autoproclamato "Presidente onorario del National Institute of Creative Zoology", popola le sue opere di una fauna lirica e fantastica plasmandone un racconto pervaso da un dolce senso dell'umorismo. Musgrove dipinge creature in paesaggi lussureggianti, anche se in luoghi improbabili. Le sue opere sono intitolate dai nomi scientifici fittizi che attribuisce agli animali, anche se più recentemente ha usato anche le ultime parole famose. I dipinti di Musgrove sono spesso incorniciati in cornici antiche con targhette d'oro incise con i bizzarri nomi delle specie da lui raccontate.
Sebbene fantastici, i suoi dipinti contengono narrazioni allegoriche su questioni ambientali e disvelano la preoccupazione per la fauna selvatica in via di estinzione. Musgrove dice con un misto di serietà e scherzo: "Ci si chiede, come hanno potuto la scienza e la storia aver rinunciato e dimenticato queste splendide e goffe creature?" Sebbene sia stato definito un pop-surrealista, cita come sue influenze John James Audubon e gli artisti della Hudson River School.