Mark Ryden, mescolando temi della cultura pop con tecniche che richiamano i grandi maestri, ha creato uno stile unico nel suo genere. ll suo lavoro ha catturato l'attenzione negli anni '90, quando ha dato vita al "Pop Surrealismo", un nuovo genere pittorico che ha attirato numerosi seguaci. Ryden ha sviluppato queste prime idee surrealiste, scegliendo temi ricchi di profonde connotazioni culturali.
Il linguaggio di Ryden spazia dal misterioso al tenero, trovando un equilibrio sottile tra il cliché nostalgico e archetipi che parlano direttamente all'anima. Le sue superfici, incredibilmente dettagliate e perfettamente lucide, seducono lo spettatore, che si ritrova a confrontarsi con la fusione di innocenza infantile e i recessi oscuri dell’animo umano. Un'inquietudine silenziosa permea le sue opere, che, pur nella loro bellezza struggente, suggeriscono un mondo più profondo nascosto sotto il velo dell'iconografia pop. Nel suo universo, bambine angeliche convivono con figure enigmatiche e misteriose. Le cornici riccamente scolpite aggiungono una sontuosa dimensione barocca, accentuando il peso dei temi che affrontano.
Mark Ryden ha conseguito il BFA nel 1987 presso l'Art Center College of Design di Pasadena. Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie di tutto il mondo, tra cui una retrospettiva che abbraccia tutta la sua carriera, Cámara de las Maravillas, presso il Centro de Arte Contemporáneo di Málaga, e un'altra retrospettiva precedente, Wondertoonel, al Frye Museum of Art di Seattle e al Pasadena Museum of California Art. Nel 2017, Ryden è stato incaricato di creare la scenografia e i costumi per una nuova produzione di Whipped Cream, realizzata dall'American Ballet Theatre con la coreografia di Alexei Ratmansky. Le opere di Ryden create per il balletto sono state esposte alla Met Gallery, situata al Metropolitan Opera House.
Mark Ryden vive e lavora a Portland, Oregon.