Nato a Pescara nel 1979, Francesco Camillo Giorgino, alias Millo, è uno street artist italiano le cui opere murali sono presenti in tutto il mondo. I murales su larga scala di Millo ritraggono giganti personaggi dall’aspetto amichevole intenti nell’esplorazione del loro ambiente urbano. Gli universi sospesi creati dall'Artista sono caratterizzati da paesaggi in bianco e nero saturi di dettagli e di vita nascosta. Illusionismo e introspezione sono alcune delle componenti principali dell'arte di Millo. L’estensione delle città immaginarie di Millo assorbe lo sguardo dello spettatore che si perde negli intrecci di strade che conducono a un metaverso smarrito quale realtà rappresentativa di memorie ancestrali.
Il caos sconosciuto generato dalla mente visionaria dell'Artista ci guida verso il fulcro della tela dove scopriamo una scena familiare che appare rassicurante e confortante. Dipinte con un'elaborata tecnica illustrativa su tele di grandi dimensioni, le opere di Millo sono come porte aperte alla mente umana. Riflettendo le nostre sensazioni più intime come Amore, Speranza, Forza, Solitudine e Paura, i protagonisti delle narrazioni di Millo sono spesso una coppia che condivide un momento di tenerezza, volta a richiamare la nostra attenzione e fermare il flusso frenetico del tempo riportandoci alla semplicità dei sentimenti umani. Calcolando meticolosamente l’ equilibrio tra maximalismo e minimalismo, Millo genera un codice visionario che si staglia assolutamente unico sia nel movimento della street art che nella scena neo-surrealista.
La straordinaria collezione intitolata "Non Aprire Prima del 2023” si compone di 11 tele e due inediti dipinti su radice di legno e porta con sé un contenuto prezioso: quello della memoria custodita gelosamente dall’artista con l'intenzione di essere rivelata solamente nella data da lui stabilita.
Millo dedica al suo pubblico italiano il magico momento di aprire insieme a lui una scatola misteriosa tenuta segreta finora.
Con L’opera "Time Capsule"inizia un viaggio di percezioni che attraversa la complessa trama dell'esistenza umana.
Time Capsule, 2023
Nel condividere il suo passato l’artista ha selezionato ciò che nel suo cuore si è impresso per sempre e con la serie "Non Aprire Prima del 2023” Millo trae ispirazione da 13 ricordi, alcuni sono istantanee personalissime e altri invece sono ricordi Flash, conducibili quindi ad un evento eclatante che ha segnato la nostra storia. In questa analisi che prende spunto dalle ricerche sulla psicologia della memoria, MILLO elabora insieme ad una selezione dei momenti a lui cari, alcuni degli eventi che hanno segnato l'umanità e plasmato il corso del tempo, mostrandoceli attraverso la soggettiva dell’artista e li lascia rotolare sul nostro tavolo, come biglie uscite dal sacchetto.
Cristallizzati proprio nel momento in cui sono accaduti, molti di questi ricordi rappresentano punti di svolta fondamentali nella nostra storia collettiva. L'espressione artistica di questi eventi significativi offre una prospettiva unica, mostrando la capacità dell'artista di catturare lo spirito di un'epoca.
Leave Them Kids Alone, 2023
"Ho trascorso un lungo giovedì pomeriggio a fare i compiti, la pizza è stata appena consegnata e finalmente, con mio cugino, sto saltando sul letto. Improvvisamente il volume della televisione prende il sopravvento; i miei genitori sono in salotto, la televisione continua ripetere: "È caduto!". Il muro di Berlino è caduto."
I will never surrender, 2023
"Come la Vergine Maria che piange sul sangue di suo figlio. Il momento in cui sei arrivata da me, afferrandomi le mani e trascinandomi davanti al tuo albero preferito. Era ormai andato, steso a terra, a fare una croce con le punte dei nostri piedi. Hanno bisogno di spazio per costruire di più, e poi hai detto "io non mi arrenderò mai". "
The Fall, 2023
"Quell'estate l'ho trascorsa viaggiando per progetti universitari e questo era l'ultimo prima del grande esame. Devo occuparmi del video. Sono le 15:00, mi aggiro nella stanza decidendo cosa fare, cambio le stazioni radio e per errore inciampo su di un cavo. Il televisore si spegne. È l'undici settembre 2001. "