Un’artista iraniana legata all’arte rinascimentale da un amore indissolubile, creatrice di opere dal carattere forte e deciso, dai colori vividi e dalle rappresentazioni che ammaliano e stupiscono.
Una donna che si è fatta strada in un mondo difficile e che ha trovato il modo per esprimersi e dare voce alle proprie idee ed ideali, attraverso opere dall’indiscutibile seppur particolare bellezza: Afarin Sajedi.
È Sajedi, l’artista iraniana che pone al centro della propria opera donne che parlano di forza interiore, ma anche di sofferenza, che sarà la protagonista della prossima mostra alla Dorothy Circus Gallery di Roma, con una personale che renderà omaggio non solo all’opulenza rinascimentale ma anche all'arte Rococo. L'artista, che ora vive a Parigi, ha fatto sua l'atmosfera francese e ha reinterpretato la figura di Maria Antonietta in modo assolutamente personale ed estremamente contemporaneo.
Bon Appétite Madame & Bon Appétit Duncan by Afarin Sajedi, 2023
Afarin Sajedi nasce nel 1979 a Shiraz, Iran e ha studiato alla Azad University di Tehran. Attraverso un approfondito studio del Rinascimento italiano Sajedi forma il suo gusto ed elabora il suo stile prendendo ispirazione dalla storia dell’arte europea e dai grandi maestri come lo scrittore Heinrich Böll e il pittore Gustav Klimt.
Bon Appétit by Afarin Sajedi, 2023
"I would say that my work represents humanity. Love, suffering, frustration, desire are feelings that unite us and that I try to convey in my paintings. I want to bring to the outside the emotions of the women I portray, to reveal what women do not say or cannot say. They are strong women with chaotic insides, and they speak to everyone, men or women, as feelings characterises us all as human beings. "
Afarin Sajedi
Le donne di Afarin, dipinte in tecnica realistica su tele enormi e dai fondi omogenei, appaiono come immerse in un profondo mare di silenzio. Centrale nel suo racconto è la donna e il suo coraggio. I dipinti e i personaggi di Afarin Sajedi, intensi e ironici, evocano nello stesso momento le sfumature elaborate dei drammi shakespeariani, e di Lars von Trier, e le surreali avventure di Cervantes e Calvino. Le donne di Sajedi sfoggiano le più bizzarre acconciature e hanno sguardi bagnati, labbra e guance arrossate, a rivelare il conflitto interno che le donne vivono tra amore e speranza, forza e paura in un pattern emozionale che rispecchia l’esperienza femminile e ne esplora psicologia e spiritualità.
Princesse by Afarin Sajedi, 2021 & Infanta Margarita Teresa in a Pink Dress by Diego Velázquez, 1660
Occhi, chiusi o aperti, come simbolo del desiderio di guardare oltre ciò che vediamo. Nell’arte di Sajedi prevale la forza del cambiamento, leggibile nel simbolismo dei pesci con cui l’Artista allude ai sentimenti, e al desiderio irrefrenabile di potersi muovere liberi nella propria immaginazione, senza filtri né restrizioni.
Sajedi ha partecipato a numerose mostre internazionali collettive e personali.
Monsieur by Afarin Sajedi, 2021
Abbiamo deciso di approfondire lo studio delle opere e della poetica di Afarin Sajedi, che porterà in scena alla Dorothy Circus Gallery di Roma la sua nuova serie di dipinti, che andranno a comporre la sua mostra personale dal titolo "Bon Appétit", che inaugurerà il 13 ottobre.
Con questa mostra, attraverso il simbolismo del cuore e l'atto rituale del pranzo, Sajedi ci spinge a confrontarci con i nostri desideri, fragilità e appetiti.
In modo intrigante, Sajedi utilizza un linguaggio unico di simboli, dove fiori, carne e sangue fungono da potenti metafore per la natura effimera della vita. Ogni elemento agisce come un toccante ricordo dell'essenza fugace dell'esistenza e della natura profonda, spesso controversa, dell’umanità.
Un tratto distintivo delle ultime creazioni di Sajedi è l'infusione di una palette di colori ispirata al rococò. Questa scelta amplifica l'impatto dei temi cari alla femminilità, che hanno sempre occupato un posto speciale nel cuore dell'artista.
In particolare, attraverso la sua rappresentazione distintiva di personaggi vestiti con costumi elaborati e non convenzionali, Sajedi non solo celebra la loro forza e resilienza, ma riflette anche il suo temperamento appassionato e la sua eredità culturale.
AFARIN SAJEDI'S POETICS
Afarin Sajedi è un'artista di fama mondiale che si è fatta un nome nel mondo dell’arte contemporanea grazie al suo stile potente e unico nel suo genere. Al suo lavoro sono stati riconosciuti, negli anni, numerosi premi tra cui il prestigioso "Young Artist of the Year" nel 2015.
L’ Insoutenable Sacré by Afarin Sajedi, 2019
L'arte di Sajedi, che ad oggi è ampiamente esposto in gallerie di tutto il mondo, riflette la sua eredità persiana, esplorando temi di identità, di cultura e di storia. L’artista ha iniziato da giovanissima a disegnare e dipingere. La sua famiglia, accortasi del suo grande talento, le ha fatto scoprire in giovane età il Rinascimento italiano, e da allora Sajedi ha iniziato a dare espressione alla propria interiorità attraverso la sua arte, e dal 2009 dipinge a tempo pieno.
Illusion 1 & Illusion 2 by Afarin Sajedi, 2016
Sajedi ha ricevuto una formazione pittorica classica e il suo percorso espressivo si intreccia con il simbolismo magico e le influenze più contemporanee del Surrealismo Pop americano e del Neo-pop asiatico.
È nel 2013 che, invitata dalla Dorothy Circus Gallery, Sajedi tiene la sua prima mostra personale in Europa, a Roma, partecipando alla mostra “Inside Her Eyes”, esponendo le sue opere nel prestigioso Palazzo Valentini.
Chef Offer 2 & Chef Offer by Afarin Sajedi, 2014
I suoi dipinti sono caratterizzati da un’atmosfera surreale, e da colori e pennellate forti ed espressivi.
Con le sue opere, l’artista riflette la complessità dell’esperienza umana e l’importanza di preservare il patrimonio culturale e l’identità.
L’artista rappresenta principalmente donne, che si stagliano su sfondi a tinta unita, dove spesso si collocano degli oggetti simbolici o degli elementi viventi, come i pesci. Spesso le donne da lei dipinte sembrano immerse in un mare profondo di quiete e di piacevole silenzio. Ma sono donne dagli sguardi eloquenti, che ci parlano pur con le labbra serrate.
Madonna con Bambino
by Lorenzo di Credi c.1485 - 1490 &
Ecce Homo by Afarin Sajedi, 2019
Le sue grandi tele, dipinte ad acrilico avvolgono e travolgono lo spettatore nella sua realtà surreale e dalle forti vibrazioni.
Di fronte alle opere di Sajedi, non ci è possibile rimanere indifferenti.
Questo perché in ogni opera di Sajedi, la figura femminile viene sottoposta ad uno studio approfondito.
Illusion & Illusion 1 by Afarin Sajedi, 2016
What does your art mean to you?
"Realizing and depicting the universe I’m trusted with creating."
Afarin Sajedi
(Interview by Anthony Hagan)
Tsunami by Afarin Sajedi, 2020
SAJEDI'S WOMEN: STRONG AND RESILIENT
Sajedi rappresenta prevalentemente donne, ma non solo, e come ha lei stessa dichiarato, non si considera una femminista, così come non concepisce il proprio lavoro come in difesa delle idee femministe. Ciò che la attrae sono piuttosto le preoccupazioni e le domande umane, ed universali.
Pur tuttavia, è chiara la sua vicinanza al tema delle donne e della libertà e il fatto che, come ha lei stessa dichiarato, la complessità della mente femminile è più in linea con le sue idee.
Tra le sue opere più toccanti troviamo Tsunami, opera del 2020 che rappresenta un busto di donna, che ci appare in vesti e acconciature giapponesi e dai cui occhi sgorgano lacrime che diventano onde, quasi a ricordare quelle dipinte da Katsushika Hokusai. Quest’opera è stata creata in memoria di Romina Ashrafi, una ragazzina iraniana di 13 anni, uccisa dal padre a causa del suo amore, non accettato dalla famiglia.
Un’opera potente, che vuole rappresentare anche l’io interiore dell’artista nel periodo in cui ha dato vita a questo dipinto.
After Waves, 2012 & Chef Offer 3, 2014 by Afarin Sajedi
"Nonostante prediliga soggetti femminili - spiega - parlo anche agli uomini. Voglio rappresentare l'umanità. Lavorare sulle differenze tra uomini e donne sarebbe disumano"
Afarin Sajedi
Le sue opere trasmettono spesso simultaneamente ironia e malinconia. Vediamo donne dai volti espressivi, forti e coraggiose, ma molto umane nel loro modo di affrontare la vita e le svariate emozioni che sentono e vivono. Sono donne audaci, ma che sanno cosa sia la sofferenza.
I loro volti emergono dalle tele per parlare direttamente con ognuno di noi; creando un dialogo silenzioso ma allo stesso tempo potente, fatto di suggestioni ed emozioni.
Dionysus 2 by Afarin Sajedi, 2018
Per comprendere meglio il suo lavoro e la concezione della sua opera, riteniamo che questa risposta, data da Sajedi durante un’intervista con Anthony Hagan, sia pregnante: “the best compliments are those that are expressed by people who get feelings from my work that they can’t express. That’s when I know I have succeeded in what I want to do.”
Perché è questo quello che fa l’arte di Sajedi: ci lascia senza parole, spiazzati davanti ad una bellezza non convenzionale, ricca di significato e emozioni difficili da tradurre in parole.
The Chinese Year by Afarin Sajedi, 2020
“Io traggo ispirazione da tutto, assorbo tutto ciò che vedo, dal cinema alla musica. Tutto ciò che proviene dall’arte mi ispira.”
Afarin Sajedi
Fish Bag, & Symphony of Pain by Afarin Sajedi, 2012
Le grandi tele di Sajedi, in un duello di luci e ombre, esplorando sequenze di sogni e solitudini e raccontando battaglie e traguardi di una femminilità universale, disvelano un messaggio femminile dalle simbologie alchemiche, religiose e letterarie, capace di superare ogni barriera temporale e culturale ed offrire ulteriore illuminazione e comprensione sulla Donna di oggi.
Ci sono svariati soggetti che Sajedi ama ritrarre, quasi sempre femminili, che traggono ispirazione dai personaggi teatrali e talvolta dalla figura del clown.
Cold Spring & Deep by Afarin Sajedi, 2012
"L’Illusione è una costante della nostra esistenza perché l’illusione è quella parte contrapposta alla realtà che ci consente di percepire le nostre emozioni mentre osserviamo qualcosa, mentre pensiamo o semplicemente anche ora che ce ne stiamo io e te sedute su questo divano a parlare. Anche in questo momento c’è illusione perché la vita è un continuo porsi delle domande, delle riflessioni."
Afarin Sajedi
È stata fortemente ispirata al Clown di Heinrich Böll, come si può notare dall’uso del trucco nei volti da lei dipinti.
Nel trucco da clown che ritroviamo nei suoi personaggi, traspare forse l'esigenza di mimesi, ma anche quella di superare i confini imposti, di comunicare le emozioni all’esterno, al suo pubblico, di rappresentare ciò che le donne non dicono o non possono dire.
Non solo nella figura del clown, ma forse anche nel silenzio che permea le opere di Sajedi, possiamo ritrovare Heinrich Böll. Böll, infatti, oltre ad essere l’autore del celebre “Opinioni di un Clown”, è anche lo scrittore del romanzo breve "Murke's Collected Silences”, opera al cui centro vi è proprio il silenzio. Il protagonista, appunto, un uomo che lavora in una società radiofonica, inizia a conservare i silenzi che vengono tagliati dalle registrazioni radiofoniche, o a registrarli egli stesso, creando un nastro sempre più lungo. E proprio attraverso tutti questi silenzi, apparentemente inutili, egli trova non soltanto un balsamo, qualcosa che gli permette di riposare, ma anche e soprattutto un modo per ritrovare se stesso.
Cold Spring & Deep by Afarin Sajedi, 2012
“Women have often told me how much they enjoy using make up because it allows them to wear another face”
Afarin Sajedi
Talvolta le sue figure si stagliano su uno sfondo nero, altre volte i colori sono freddi, sui toni dell’azzurro.
Lo sfondo nero colloca infatti le figure in un teatro, e rende queste figure delle attrici, sul palco, con tutta l’attenzione concentrata su di loro. E questo le rende profondamente umane.
Il celeste, invece, è un colore che induce ad una sensazione di apparente calma e tranquillità, tuttavia illusoria.
Questo colore, inoltre, le permette di mettere in risalto il volto dei personaggi.
The girl with pearl earrings by Afarin Sajedi, 2019 &
Girl with a Pearl Earring by Johannes Vermeer c.1665
“I soggetti dei miei quadri sono fieri, malgrado i problemi dovuti all'età o alle condizioni di vita”
Afarin Sajedi
Gli scenari mistici in cui si stagliano le sue figure ci spiazzano.
Tra gli oggetti che vediamo rappresentati nelle sue opere ci sono forchette particolari, bolle, occhiali futuristici, barchette di carta, ma soprattutto, centrale nelle sue opere troviamo la figura del pesce.
THE FISH IN AFARIN SAJEDI'S ARTWORKS
"Trovo che i pesci rappresentino i sentimenti - spiega l'artista - che spesso sono sfuggenti".
Anche se ogni dipinto ha un suo significato particolare e specifico, il pesce, nelle sue opere, attira la nostra attenzione in quanto riferimento simbolico che allude al flusso delle emozioni delle donne ritratte.
La simbologia dei pesci allude proprio alla fluidità dei sentimenti e al desiderio dell’artista di nuotare libera, senza filtri o censure, nel proprio immaginario.
Illusion 4 by Afarin Sajedi, 2016
"Regarding the fish, I’ve always said that it is something invisible to others but very much present for the self. Sometimes this presence is felt so strongly that the self becomes the presence completely. "
Afarin Sajedi
Sajedi, inoltre, nella sua produzione, conta anche molti splendidi disegni, realizzati con penna a sfera, in cui la donna emerge come una nera figura dallo sfondo bianco, e che viene colta mentre compie diverse azioni, con gli occhi coperti, chiusi, o nascosti da grandi occhiali futuristici.
Cinderella, 2015 & A Flower Pot , 2012 by Afarin Sajedi
"Life is beyond what can be seen with the eyes (naked or not) and our duty is to depict the unseen worlds."
Afarin Sajedi
(Interview by Anthony Hagan)
In altri casi, troviamo opere assolutamente incantevoli che presentano immagini teriomorfe su sfondo nero, che suscitano su noi spettatori lo stupore fantastico degli antichi bestiari.
Stronger & The Day I Grew Horns by Afarin Sajedi, 2016
L’essere entrata in contatto in giovane età con l’arte rinascimentale, e crescendo con la passione per l'arte europea, ha influenzato notevolmente il suo stile futuro.
Citando Sajedi: “Fin da bambina mi ossessionava l’arte cristiana, quella che si trova nelle chiese e poi nei grandi palazzi nobiliari, con raffigurazioni di Dio, del Cristo e dei Santi".
Rest by Afarin Sajedi, 2019 & Afarin Sajedi with one of her paintings
L’artista, infatti, dipinge figure femminili dalla pelle diafana, molto più simili ad una donna rinascimentale piuttosto che ad una donna persiana.
Quella che lei dipinge è la sua donna interiore.
Spesso la condizione della donna è disperata non solo per le condizioni imposte dalla società, ma anche per i conflitti interiori che deve affrontare. E questo emerge nelle sue opere e negli sguardi delle protagoniste delle sue opere.
Le sue sono donne reali, orgogliose, allo stesso tempo silenziose, ma dallo sguardo profondo.
Weight by Afarin Sajedi, 2016
L’artista dipinge il volto di donne che vivono con sentimenti contrastanti, forti emozioni, gioie e dolori.
Questi sentimenti e queste emozioni escono dalle sue tele grazie all’uso di colori accesi e talvolta violenti, tra i quali emerge in particolare il rosso: colore della passione, del sangue, della vitalità, del calore. Le sue donne hanno spesso labbra e guance rosse, che spiccano sull’alabastro della loro candida pelle.
Le loro labbra sono spesso serrate, o talvolta non vengono neanche dipinte. Esprimono l’impossibilità di comunicazione, che avviene tutta tramite gli occhi, vividi ed eloquenti, in alcuni casi coperti da occhiali o copricapi, oppure velati, lucidi.
You Look Ready by Afarin Sajedi, 2019 & Kill Bill Cover
“Io adoro davvero molto i visi. Adoro i dettagli e disegnare i dettagli del viso. Specialmente gli occhi, io mi concentro molto su quelli perché credo che essi rappresentino davvero i pensieri delle persone, senza possibilità di mentire. Gli occhi sono lo specchio dell’anima.”
Afarin Sajedi
THE ELOQUENCE OF THE EYES
Gli occhi sono elementi fondamentali nei ritratti di Sajedi. Per l’artista proprio negli sguardi dei suoi personaggi si rispecchia il mondo.
Gli occhi urlano ciò che le bocche chiuse non possono fare.
Nei loro sguardi possiamo scorgere un conflitto interiore fatto di paura e speranza, ma soprattutto di grande forza.
Ma spesso gli occhi sono chiusi, a voler evidenziare anche la loro capacità di osservare il mondo attraverso una “vista interiore” per la quale non c’è bisogno di occhi fisici.
Love by Afarin Sajedi, 2023
La cupa bellezza delle opere di Afarin Sajedi ci trasporta in narrazioni profonde ed evocative. Le sue donne forti ma umane, che soffrono ma che trovano sempre la forza per reagire, che resilienti fanno fronte alla vita, con le sue bellezze e le sue tristezze, ci permettono non solo di indagare l’animo umano, ma anche di esplorare tematiche come l’amore, la frustrazione e il desiderio. Ci permettono di esplorare il significato dell'umanità in relazione alla figura della donna e della sua identità all'interno della società.
“When I paint portraits and I’m working on the details, I work in a manner very similar to close-ups in the cinema where the audience can learn about inner states and emotions of the character in that specific moment by getting closer to him/her. Generally speaking, I can’t claim to be an illustrator of the “inside”. Sometimes the inside is kept hidden by my subject’s silence, the only way to grasp it is through their gazes and the surrounding symbols; at other times, the inside is so highlighted that it strips them of all attributes of the human figure, transforming them to new creatures.”
Afarin Sajedi