ARTIST SPOTLIGHT

Interview with Kukula
Giugno 8, 2024
ARTIST SPOTLIGHT
 
Nataly Abramovitch, in arte Kukula, è un'artista multidisciplinare con sede negli Stati Uniti. Affermata come artista Pop-Rococò, nelle sue opere dipinte ad olio Kukula fonde magistralmente l’ispirazione dell’arte classica europea con la cultura pop contemporanea. L'artista genera fantastici scenari con un approccio vivace e al contempo realistico, caratterizzato da dettagli intricati estravaganti. I suoi dipinti rimandano spesso alla ritrattistica tradizionale, raffigurando figure femminili simili a bambole immerse in paesaggi idilliaci circondate da oggetti con significati simbolici che appaiono talvolta chiari e altre misteriosi. L'ispirazione alla base delle opere di Kukula scaturisce dalla sua immaginazionee dallo studio dei costumi e della moda delle epoche passate, nutrita in egualmisura da storie di principesse e di vita reale, oltre che dalle sue esperienze personali e vissute da donna e madre. Attraverso un uso inconfutabile ed estremamente accurato di colori, forme, dettagli, Kukula cattura queste esperienze, generando un armonica sinfonia artistica unica nel suo genere. Kukula offre una prospettiva profondamente femminile ma nel trasformare le sue opere in una narrazione visiva onirica include forme androgine che simboleggiano la libertà di genere e di percezione di sé. La sua arte cattura lo sguardo attraverso frammenti di gioia e dolci ricordi, creando un mondo in cui ogni sfumatura e scelta di composizione svela i segreti più intimi di una storia. Le sue composizioni rivelano con maestria il complesso rapporto tra passato e modernità, fondendo note contemporanee e sussurri storici. Il lavoro di Kukula fa riaffiorare la leggerezza del Rococòi n una fusione di sentimenti moderni con il pulsare delle storie femminili contemporanee, creando un universo incantato distintivo e prezioso. Nel corso della sua carriera artistica, Kukula ha collaborato con stilisti di lusso come MRZ-Marziali nel 2015 per una capsule collection limitata e nel 2016 con RED Valentino, creando capi unici che ritraggono le sue caratteristiche figure di bambola.
 
 
1 - “Nocturne in Blue Minor" è una collezione senza precedenti. Puoi condividere con noi il processo creativo dietro questa mostra e in che modo queste opere si differenziano dalle tue opere precedenti? Inoltre, da dove prende ispirazione il titolo?
 
Un notturno è un'opera d'arte che tratta della sera o della notte, in particolare una composizione onirica per pianoforte. Da giovane amavo suonare i pezzi di Chopin. Un brano musicale può davvero esprimere emozioni molto profonde e complesse. Per questa mostra ho cercato di raggiungere un effetto simile, ma attraverso il mio medium, la pittura ad olio. Questa collezione di opere mira a somigliare all'esperienza di sedersi in una sala da concerto per ascoltare una serie di diverse composizioni. Il colore blu tende a creare una certa sensazione nello spettatore e proprio questo colore vuole essere la tonalità musicale della mostra. È questo ciò che intendo con il termine"blue minor". Il blu non è il colore principale della mostra, ma è la chiave che stabilisce la sua atmosfera, come, ad esempio, il la minore che crea la base di una composizione musicale. Trovo interessante che i tubetti di colore ad olio blu tendano a rientrare nelle 5/6 serie costose dei vari brand, come se dovessimo considerarli preziosi quasi fossero pietre semi-preziose. Ho una collezione di diversi blu, che somigliano ad una biblioteca di emozioni.
 
2 - La tua arte sembra intrecciare il romanticismo contemporaneo con la leggerezza tipica dell'era Rococò. Cosa ti attrae dell'estetica del XVIII secolo e come integri i suoi elementi nella tua narrativa moderna?
 
C'è sempre un gioco tra emozioni intense e leggerezza sia nel mio lavoro che in me come persona .Posso provare sentimenti molto forti e posso facilmente diventare melodrammatica, ma amo anche il nonsenso e trovo bellezza anche nell'essere sciocca. In ogni dipinto cerco di trasmettere la complessità delle diverse emozioni: ad esempio, lo sfondo potrebbe stabilire un tono serio e malinconico, ma la figura in primo piano avrà decorazioni floreali dorate e stravaganti e un animale fantastico come compagno.
 
 
3 - I tuoi personaggi sembrano esistere in paesaggi fuori dal loro tempo, oscillando tra passato e futuro. Quali sentimenti riflettono del presente e quale messaggio o emozioni desideri trasmettere con questa fluidità temporale?
 
Gli sfondi non sono meno importanti della figura o del personaggio principale. La cornice sembra limitare la portata dell'immagine, ma il paesaggio o il colore dietro la figura suggeriscono un mondo più grande che si estende oltre i confini della cornice, la storia completa, che include il passato così come il presente. Il tempo è confuso, non definito. Elementi della storia sociale, della storia dell’arte e della storia personale sono contrapposti ad immagini del presente che sono davvero come icone moderne. Quindi nelle mie opere c'è una sorta di gioco tra il passare del tempo e l’atemporalità.
 
4 - Tu crei una miscela unica di Pop-Rococò e surrealismo contemporaneo, divergendo dalle sue radici storiche. Come bilanci queste due influenze e quali aspetti del surrealismo storico ti ispirano? In che modo la tua creazione di qualcosa di surreale diverge da quella dei surrealisti tradizionali?
 
Il Rococò e le arti classiche sono sempre stati un grande amore della mia vita, fin dall'infanzia. Sono cresciuta ascoltando opere e rivedendo balletti sul mio VHS, ossessionata da film come Amadeus e Farinelli. Successivamente, da adolescente, ho scoperto i surrealisti e il loro uso inaspettato delle immagini e delle composizioni. Quando avevo dodici anni, chiesi ai miei genitori un grande libro di Dalì della Taschen per il mio compleanno. L'anno successivo chiesi Magritte. Ero attratta così fortemente sia dalle arti del XVIII secolo che dal surrealismo moderno che ho fatto in modo di fonderli in qualcosa di mio. Formano le fondamenta della mia estetica, insieme agli anime giapponesi e ad altre illustrazioni popolari... Il mio stile si è formato lentamente in quello che è oggi. Non credo di essere veramente una surrealista perché considero gli elementi nel mio lavoro più metaforici e iconici piuttosto che inconsci o automatici, che era l'obiettivo dei surrealisti originali. Ma il surrealismo mi ha aperto la mente alla comprensione che tutto è permesso nella pittura e mi ha liberato dai limiti del lavoro tradizionale del XVIII secolo che amo tanto.
 
 
5 - Il tuo nuovo corpus di opere enfatizza una prospettiva profondamente femminile, quasi come fosse un diario personale. Di chi sono le storie che stiamo osservando in queste opere e come le tue esperienze ed emozioni personali influenzano la tua espressione artistica?
 
Il mio lavoro è sempre personale e raramente politico. Tuttavia, trovo molto d’ispirazione la libertà di genere che abbiamo ora. La femminilità ora è illimitata e appartiene a tutti noi. Volevo rompere le mie stesse regole su ciò che considero femminile e vedere dove mi porta e quanto posso spingermi lontano. Sui miei personaggi, che erano sempre così morbidi e femminili, ho usato abiti e parrucche che erano destinati agli uomini di potere nei dipinti storici, perché volevo vedere come questo avrebbe potenziato la loro libertà. Come madre di una bambina, desidero che il suo futuro sia senza restrizioni, insegnando allo stesso tempo a me stessa l'apertura mentale.
 
6 - Le tue opere sono note per i loro dettagli intricati e fantasiosi, che creano un'atmosfera fiabesca. Puoi parlare del tuo approccio all'incorporazione di questi elementi e di come contribuiscono alla narrativa complessiva dei tuoi dipinti?
 
Voglio dare agli spettatori l'intera storia, come fosse una descrizione letteraria dettagliata di una persona e del suo ambiente. Mi piace guardare all'arte come se fosse la realtà. Questo mi porta in una dimensione diversa all’interno della mia mente, come immagino potrebbero fare alcune droghe.
 
 
7 - “Nocturne in Blue Minor" invita gli spettatori in un paesaggio onirico di sussurri storici ed emozioni contemporanee. Cosa speri che i visitatori portino con sé dall'esperienza di questa mostrae come immagini che la tua arte influenzi la loro percezione della realtà?
 
Sono così felice che tu la veda così perché risuona molto bene con tutto ciò che ho appena risposto. Il mio obiettivo non è mai quello di rimanere in un singolo tempo e luogo. Non voglio catturare e documentare un momento come una fotografia. Quella per me è morte e io voglio un’esistenza infinita. Voglio che tutti noi godiamo di un senso di immortalità, che è proprio quello che sento quando sono davanti all'arte del passato. Voglio che il passato sia nel presente. Mescolando icone del presente con simboli e convenzioni che riconosciamo dalla storia, il tempo diventa libero, fluido, sfocato.
 

8 - Come approcci l'uso del colore e della luce nei tuoi dipinti per evocare le emozioni e le atmosfere specifiche caratteristiche del tuo stile? C'è un colore predominante nella tua produzione artistica? Una tavolozza che rifletta la tua visione artistica? Come scegli i colori per le tue opere e cosa significa per te la combinazione di pigmenti in relazione all'idea e al soggetto che stai dipingendo?

 

Di solito lavoro prima con toni molto terrosi e li combino con ricchi blu per evocare un'atmosfera romantica. Amo usare Terre de Castle (marrone scuro caldo e ricco) e Gris de Paye (blu grigiastro scuro con sottotoni rossi) come base del dipinto. Comincio sempre con un disegno molto dettagliato sulla tavola e quasi mai lo cambio in seguito. Poi proseguo con un po' di sotto pittura e un intero sfondo. I colori più moderni, i rossi e i verdi ricchi vengono alla fine in quantità molto piccole. Inoltre, amo usare i bianchi caldi e titanio.

 

 
9 - Cosa ti spinge a dare a ogni pezzo una predominanza di un colore con solo accenti di altri?
 
Non ci avevo mai pensato. È una cosa così ovvia che la faccio senza accorgermene. Innanzitutto penso di non voler perdere nessun colore mentre dipingo, ma allo stesso tempo non voglio che tutte le mie opere si fondano in una sola cosa. Voglio assicurarmi che se un collezionista sceglie di acquistare un dipinto ottenga qualcosa che sia assolutamente unico, con un approccio completamente nuovo rispetto ai pezzi precedenti. A meno che, naturalmente, io non stia creando un set, che è qualcosa che talvolta mi piace fare.
 
10 - Puoi parlare del significato delle grandi dimensioni in questa collezione? Come influisce sul tuo processo artistico e sull'impatto del pezzo finito il lavorare su una tela più grande?
 
Una grande dimensione è sempre più impressionante nel senso che può sopraffare lo spettatore, e rende possibile per loro entrare davvero nel mondo del dipinto. Solitamente dipingevo tele molto piccole, cosa che può essere ottima per gli schermi dei telefoni, ma ho scoperto che in quel modo i dettagli perdevano il loro potere. I dipinti sembravano più illustrativi, le linee erano più spesse in proporzione, le espressioni sembravano limitate e limitanti. Un dipinto grande dà il giusto rispetto ai dettagli. Ha un effetto speciale quando viene visto di persona.
 
11- Le tue opere sembrano spesso creare un "giardino segreto" che offre conforto e fuga. Quanto è importante il tema della fuga nel tuo lavoro e quale significato personale ha per te?
 
Penso che per tutta la mia vita mi sia sempre sentita come se non appartenessi a nessun luogo. È sempre stato un sogno per me creare il mio spazio. All'inizio di Alice nel Paese delle Meraviglie, Alice vede uno scorcio del giardino della regina, che sembra così perfetto, e intraprende un viaggioper arrivarci. Quando poi ci arriva si rende conto che non è perfetto come sembrava attraverso la piccola porta. Penso che Alice cerchi sempre di sfuggire ad una situazione o ad un'altra, cercando il giardino perfetto dei suoi sogni, proprio come io cerco di trovare un posto dove poter ignorare il mondo intorno a me e trovare perfezione e pace. Ma non è mai davvero raggiungibile, la realtà si insinua sempre.
 

 

12 - Come vedi l'evoluzione del tuo stile nel corso degli anni e quali sono le influenze chiave che hanno plasmato il tuo percorso artistico?

 

Quando ho iniziato appena uscita dalla scuola d'arte, dove ho studiato illustrazione e design, i miei concetti erano diretti e grezzi senza molta raffinatezza. Le mie influenze erano ancora troppo evidenti e non erano state ancora trasformate in un linguaggio personale. Col tempo ho lavorato per  affinare il mio linguaggio artistico e la mia tecnica. Le mie ispirazioni e influenze sono più o meno le stesse, ma ho maturato il mio messaggio. L'effetto shock che i miei dipinti giovanili volevano provocare ora mi sembra infantile e privo di consapevolezza, perché in realtà oscurava le cose più importanti che avevo bisogno di dire e trasmettere.

 

13 - I tuoi ritratti si ispirano alla ritrattistica maschile del 1800, tradizionalmente mirata a illustrare potere e superiorità. Come hai affrontato la trasformazione di questi elementi, come l'abbigliamento, le parrucche e le pose, in una forma femminile, e quali idee o messaggi intendi trasmettere con questa trasformazione? E questa trasformazione significa sfidare le norme di genere tradizionali?

 

Quando faccio una ricerca per una mostra, esploro i miei pittori preferiti—Boucher, Gainsborough, Reynolds, Nattier e così via. Ho sempre avuto un po' di paura dei ritratti maschili, come se non fossero fatti per essere esplorati troppo da me. Pensavo che forse sarei dovuta tornare ai miei soliti vestiti gonfi e ai fiocchi, ma questa volta ho deciso di capire più a fondo i ritratti maschili—le pose,gli sfondi, le espressioni—e perché mi facevano sentire così. Gli abiti sembrano molto più comodi dei corsetti delle donne, che avevo iniziato a trovare noiosi. Le parrucche sono morbide e riposano sulle spalle. In realtà non ho fatto troppe modifiche ma ciò che ho cambiato—come trasformare i pantaloni in un due pezzi con una giarrettiera, rivelando la coscia— l’ho usato per mostrare il potere del corpo femminile. Anche un corsetto lo fa, in un certo senso, ma in modo restrittivo. Lasciando il corpo parzialmente scoperto, vulnerabile ma senza paura e senza scuse, dice che non hai potere su di me, posso riavere la mia libertà.

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DCG ROME

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