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An Interview With Peca
Luglio 4, 2024

DCG: La sua serie "Astral Flow" combina elementi cosmici e naturali con un tocco etereo. Puoi dirci qualcosa di più sulle tue ispirazioni e su come questi temi particolari siano così significativi per te e rappresentativi della tua personale narrativa artistica?
 
PECA: La mia opera è ispirata dal mio interesse nel trovare il senso della vita e mettere in evidenza l’aspetto  spirituale dell’arte; è una ricerca esistenzialista di questioni fondamentali. Per me, dipingere è un esercizio filosofico di autoconoscenza e conoscenza universale, è meditazione e materializzazione della meditazione.
 
 

DCG: Gli uccelli migratori sono un motivo ricorrente nel suo lavoro e simboleggiano il passaggio e la trasformazione. Come si collega questa metafora alle sue esperienze di vita e al suo percorso artistico? Può condividere alcune delle sue esperienze più stimolanti?

 

PECA: 

"Astral Flow" è una serie di 6 dipinti molto intimi che rappresentano, attraverso uccelli migratori, diverse emozioni e stati d'animo che ho vissuto durante il processo creativo. Sono interessata a tutto ciò che riguarda la spiritualità e il contatto con la saggezza universale. Il modo in cui percepiamo il mondo è qualcosa che mi interessa molto, l'arte come stimolo può essere percepita in modi infiniti, migrando nelle menti e trasformandosi. Ecco perché l'idea degli uccelli migratori si collega all'idea della migrazione energetica, dall'universo alla mente, dalla mente alla tela, dalla tela agli occhi e alla mente degli spettatori, e ogni spettatore avrà un'esperienza unica e personale osservando un'opera. 

 

È un processo di migrazione e trasformazione dell'energia in costante cambiamento. Questo riguarda la mia storia personale, mi considero anch'io un uccello migratore non solo perché ho lasciato il mio luogo di origine, ma perché la mia vita è una costante ricerca e lotta per trovare la strada giusta, la mia strada.

 

 

DCG:  Il tuo uso del colore è allo stesso tempo vibrante e armonioso, e crea un senso di serenità ultraterrena. Come ti avvicini alla tavolozza dei colori nel tuo lavoro e che ruolo ha nel trasmettere lo stato d'animo delle tue opere?

 

PECA: 

In questa serie ho utilizzato una palette calda e morbida per in alcuni dipinti e una palette contrastante in altre, ad esempio nel dipinto "Astral Flow", ho usato uno sfondo nero, non per rappresentare la notte ma per rappresentare il vuoto, l'assenza di spazio e ho collocato il protagonista capovolto entrando nella luce. 

Ho anche inserito alcuni dettagli con foglia d'oro su un piano astratto. 

Come in "Astral Flow", in "Radiation Love" l'idea è mostrare la natura eterea della luce nel vuoto e allo stesso tempo la potenza che una scheggia di luce porta con sè. È una metafora: un semplice granello di luce è più potente di un universo di oscurità, e una goccia di amore è molto più forte di un oceano di odio. 

In "Caravan" ho usato una palette più varia ed equilibrata, è un dipinto ottimista, nonostante l'ambiente desertico, è pieno di vita e colore e porta il messaggio "l'acqua è il nuovo oro", quasi un avvertimento per concentrarsi su ciò che è davvero importante. Ho anche usato foglia d'oro per evidenziare questo. "Sweet Flow Cherry" e "Strawberry" formano un trittico con "Caravan" e hanno la stessa palette di colori. 
In "Tao", ho usato una palette molto morbida, è uno spazio zen con il concetto taoista dell'assenza di movimento, quando fermi la mente appare la magia; ho anche usato foglia d'oro in alcuni dettagli.

 

 

DCG: L'intersezione tra il giorno e la notte, tra la coscienza e il sogno, è un elemento importante nei suoi dipinti. Come spera di influenzare la percezione della realtà da parte dello spettatore attraverso queste giustapposizioni?

 

PECA: 

L'arte è la mia realtà alternativa, è il mio spazio onirico per interpretare il mondo. Molte volte trovo messaggi nei miei dipinti che acquistano senso qualche tempo dopo averli dipinti. Alcuni artisti prevedono informazioni e le inseriscono nel loro lavoro, spesso senza saperlo. Penso sempre che un artista, più che essere un essere creativo, sia qualcuno che si connette alla creatività e la usa in modo unico, e quel modo di raccontare è la nostra firma, ciò che ci differenzia dagli altri artisti. 

La contrapposizione di elementi è un modo di interpretare la realtà in modo non lineare e ciò mi collega al concetto surrealista. 

Ancora non ho decifrato se ci sono messaggi nascosti in "Astral Flow", almeno consapevolmente, posso solo intuire sensazioni o riconoscere stati d'animo in ogni dipinto.

 
 
DCG: Il surreale spesso parla al subconscio. Cosa speri che i tuoi spettatori scoprano di loro stessi o dell'universo attraverso l'esplorazione della tua arte?
 

PECA: 

A volte penso all'interpretazione consapevole che ogni persona fa di un'opera d'arte, e se questa coincide con il messaggio che riceve il suo inconscio. Credo che ogni persona interpreti un'opera d'arte in base alle proprie esperienze e a che tipo di persona è in quel momento specifico. 

Qualcuno può vedere un'opera oggi e questa può produrgli sentimenti contrari a quelli che aveva in passato vedendo lo stesso dipinto, perché siamo esseri in perpetuo cambiamento, siamo energia in movimento e la nostra ricerca, i nostri desideri cambiano; sicuramente molte persone troveranno nelle mie pitture risposte inimmaginabili per me, o saranno indifferenti. 

È una questione di vibrazione simpatica.

 

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DCG ROME

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