La Dorothy Circus Gallery è orgogliosa di portare ancora una volta il suo “circo d’arte” al di fuori della sua sede espositiva, atterrando nella città di New York. A Marzo 2016, le opere di cinque incredibili artisti, rappresentati dalla Dorothy Circus Gallery, verranno esposte in una delle più prestigiose e riconosciute fiere d’arte contemporanea degli Stati Uniti: Scope New York 2016. L’esposizione principale vedrà la partecipazione degli artisti Afarin Sajedi, Joe Sorren, e Alessia Iannetti con nuovissime e straordinarie opere. Assieme a loro, verranno esposti i lavori degli artisti rappresentati dalla galleria Erik Jones e Chie Yoshii.
Per questa occasione, la galleria si imbarca in un viaggio metaforico che attraversa la dimensione naturale, andando a investigare le relazioni che stabiliamo con noi stessi, con gli altri, e con il mondo. Ispirata dal tema della riunificazione con la natura, questa nuova collezione incoraggia gli spettatori a soffermarsi e meditare sulle tematiche presentate. I personaggi rappresentati vengono infatti dipinti come elementi facenti parte di una nuova dimensione interamente dominata dagli elementi naturali, come l’acqua e la terra.
Questo ricongiungimento figurativo con la parte più intima delle nostre menti guida la nuovissima serie “Illusion” di Afarin Sajedi. Ciascun componente che ricopre e circonda le le donne ritratte risale da un mare di pensieri apparentemente calmo, portando gli spettatori a interagire con l’opera stessa. Questi elementi chiave, assieme al potere evocativo delle figure centrali, trascendono ogni barriera mentale e fuoriescono per raccontare le storie personali delle donne dipinte. Gli sguardi, gli oggetti usati come corone, così come l’alternanza tra occhi aperti e occhi chiusi, contribuiscono alla creazione di un’atmosfera emozionale confortevole e profonda, in cui lo spettatore si immerge.
Qui è possibile vedere e percepire l’incontro delle essenziali complessità dei lavori di Afarin Sajedi e il tipico misticismo fiabesco di Joe Sorren. La DCG è orgogliosa di esporre due nuovi dipinti ad olio dell’artista americano, la cui matrice è da ritrovarsi nel capolavoro “Coney Island Supper Club”, di cui Sorren rievoca il forte elemento emozionale. Attraverso il tema dell’acqua e del mare, la poesia di Sorren cattura la nostra attenzione e ci trascina in un mondo primordiale che ci avvicina alla pacifica tranquillità del ventre materno. Nei tre dipinti esposti, “Coney Island Supper Club”, “La Doccia”, “One Fine Afternoon on a Tiny, yet Avuncular Island”, Joe Sorren infonde nello spettatore un sentimento di pace ritrovata.
Lo stesso accade nelle opere dell’artista italiana Alessia Iannetti, che ci ipnotizza e catapulta in un mondo notturno, realizzato attraverso la sua riconoscibile tecnica a grafite. I suoi soggetti sono un tutt’uno con la natura, di cui si nutrono e con la quale adornano i loro corpi. L’elemento predominante, la terra, unisce metaforicamente la vita e la morte, manifestando come la fragilità umana sia radicata della paura di perdere ogni certezza. In “The Fallen Tree”, la giovane donna, nel trasformare il suo corpo in un albero, esprime tutta la sua bellezza e il suo potere, ancorandosi alla terra e dominando con immenso coraggio la vita, simbolizzata dalle radici.
Ciascuno di questi artisti possiede infatti un immaginario personale e molto originale che, nonostante si affermi con forza in tutte le opere prodotte, è anche in grado di coesistere assieme agli altri, creando uno stato di fascino e armonia. Le loro origini, le loro tecniche e la loro nazionalità vanno a creare un assortimento omogeneo che colpisce lo spettatore al primo impatto. La forza di questa coesione nasce dall’unione dell’atmosfera sognante dei dipinti di Sorren con l’impressionante capacità tecnica sviluppata da Iannetti nelle sue immagini, e con le profonde sfumature emozionali che albergano nelle tele di Afarin Sajedi.