La Dorothy Circus Gallery di Londra è orgogliosa di presentare l'attesissima mostra personale dell’artista, pittore e scultore nigeriano Samson Bakare che aprirà al pubblico, con l’artista presente, il 9 marzo 2023.
"Let This Be a Sign" si compone di un corpo di 15 opere inedite, dipinti, sculture ed installazioni pittoriche, dall’impatto visivo sorprendente ed evocativo.
In primo piano il tema dell'unità e dell’armonia, che l’artista rappresenta attraverso un’esplorazione della relazione tra arte e spazio sia fisico che temporale. Bakare descrive la sua arte come una "macchina del tempo" e, in un profondo riferimento alla metafisica, invita lo spettatore ad andare oltre le sensazioni suggerite da ciò che si vede.
Le opere di Bakare catturano sia sguardo che pensiero, in una tela psichedelica, ponendoci di fronte ad accattivanti illusioni plastiche, lasciandoci avventurare in un gioco di rappresentazioni al tempo stesso figurative e astratte nel quale perdiamo la cognizione del luogo e del tempo.
Guidati dagli empatici googly eyes dell’artista veniamo accompagnati in una lettura trasversale del Tempo. Partendo dalle radici culturali di Bakare, ma con lo sguardo rivolto al futuro, ci ritroviamo autori insieme a lui di una nuova scrittura della figurazione della Black Culture, in uno slancio di intuizione e innovazione per un racconto dell’arte e della profondità della mente umana ricorrente e ciclico.
L’unità è l’elemento principe, portato alla luce da Bakare quale risultato del sentimento di riconoscimento suscitato dalla condivisone della matrice che ci accomuna tutti, la memoria del nostro passato, la nostra storia, quale punto di partenza per il futuro e per il cambiamento.
Con un distintivo uso di una palette sgargiante, di ispirazione floreale, l’artista assegna al colore un ruolo da protagonista nella sua indagine sull’Armonia.
Alla ricerca del perfetto bilanciamento tra collettivismo e individualismo, fondamentale secondo Bakare per promuovere una comunità inclusiva, le ricche composizioni caratterizzate da un mix vibrante di tonalità, si compongono davanti ai nostri occhi in pattern caleidoscopici che incastonano e si mescolano alla figura umana.
Con questo audace gioco cromatico Bakare ci accompagna in un’indagine sugli effetti psicologici del colore, in opposizione agli stereotipi tradizionali associati al suo uso e alla sua fruizione secondo il genere, in un riferimento alle leggi delle potenziali differenze e sfidandone lo status quo.
Lo studio del colore nell’arte di Bakare trova le sue radici tanto nella Pop Art quanto nell’Impressionismo e nel Dadaismo, e altrettanto si relaziona con il fumetto e con il Manga, che l’artista apprezza e identifica quale fonte di ispirazione per i giovani artisti.
Il ritratto è la forma espressiva maggiormente rappresentata nella sua arte, forte di radici risalenti all’Arte copta dell'Africa orientale e all'Arte NOK della Nigeria. Bakare si definisce comunque un artista multidisciplinare, la cui tecnica sempre in evoluzione si pone l’obiettivo di restare versatile e libera, per incarnare senza limiti lo spirito della sua epoca.
In una continua tensione verso l’utilizzo di nuove tecniche e nuovi strumenti, presi in prestito dall’illustrazione, dalla street art e da tutti i movimenti contemporanei, la pittura di Bakare restituisce un risultato pittorico narrativo di grande impatto, profondo e ricco di livelli di consistenza.
"Let This Be a Sign" segna un momento significativo nel mercato dell'arte globale poiché riconosce il grande potenziale dell'arte contemporanea africana. Lo stile unico e profondo di Bakare, legato ad un messaggio di uguaglianza e di libertà, risuona con orgoglio sia tra le maggiori istituzioni che tra i collezionisti privati.
Rappresentati in postura regale, i ritratti di Bakare incarnano lo statement del nostro secolo che ritrova la dignità sociale nel restituire alla popolazione di colore la posizione nel futuro che merita.
Una rivoluzione culturale quella della Black Art, iniziata da Jean-Hubert Martin, che ne è pioniere nel 1989 con “Magiciens de la Terre”, mostra tenutasi al Centre Pompidou e nell’ultimo decennio ulteriormente alimentata da eventi significativi come: la Biennale di Venezia del 2007, l'apertura del Museo Zeitz in Sud Africa nel 2017, il "focus" di Frieze sull'arte africana e la fiera d'arte africana contemporanea 1-54 a Londra nel 2013, nonché la mostra della Louis Vuitton Foundation nel 2017.
Istituzioni come la Tate Modern di Londra, il Museum of Modern Art di New York e altre istituzioni simili hanno incluso l'arte contemporanea africana nelle loro collezioni e i collezionisti privati stanno diventando sempre più interessati all'arte contemporanea africana, in particolare al lavoro dei giovani artisti, protagonisti di questa scena in costante evoluzione che sta aprendo la possibilità di una nuova ondata di significative collezioni d'arte contemporanea africana.
“Sono consapevole del fatto che la scena artistica africana è relativamente nuova rispetto a quella di altre parti del mondo, quindi voglio cogliere l'opportunità di mostrare l'arte e la cultura del mio paese al resto del mondo, al fine di abbattere lo stereotipo e lo shock culturale che le persone possono avere quando vedono l'arte africana. Voglio far sì che l'arte del mio paese divenga familiare alle persone come qualsiasi altra forma d'arte, in modo che diventi un "noi" e non solo un "noi africani”.
Invitiamo il nostro pubblico di collezionisti, amici e appassionati d’Arte ad unirsi a noi in questo appuntamento. Invitiamo, inoltre, a cogliere l'opportunità di incontrare di persona l’Artista, che sarà presente all’opening, prendendo parte a questo emozionante momento per la scena dell'arte contemporanea africana.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 marzo 2023 fino al 3 Aprile 2023.
Per tutti i collezionisti interessati all'acquisto delle opere di Samson Bakare, ricordiamo che la prevendita verrà svelata online via email il 3 marzo alle ore 14:00 GMT. Vi chiediamo di scriverci alla mail [email protected] per essere aggiunti alla waiting list.