Alla DCG Londra, con inaugurazione venerdì 12 Aprile, apre la mostra Altered Vision personale dell’Artista italiano Paolo Pedroni che esordisce in UK dopo le due partecipazioni ad Art Taipei che hanno conquistato il mercato asiatico e portato l'artista ai continui sold out.
La nuova e visionaria collezione di Pedroni si articola in una serie di undici dipinti su tela, che attraverso la metafora cromatica della saturazione, evocano il concetto di accumulo quale sinonimo di superfluo, utilizzando il colore per delineare l'essenziale dall'eccessivo.
In ciascuna di queste tele, pervase da un immaginario pop dolce e caratterizzate da una palette zuccherina apparentemente rassicurante, è presente uno spettro cromatico completo in cui le cromie, prevalentemente rosa Barbie, si alternano alle sfumature di colore desaturato che si amalgamano e si confondono in un contesto denso di oggetti e rimandi all’infanzia, icone del consumismo contemporaneo.
In questo vortice di close up sui desideri, l’artista pone l’accento sul contrasto sottile quasi impercettibile, tra cio che vibra e ciò che sembra infiltrarsi abusivamente cercando di confondere lo sguardo.
L’occhio, il simbolo che torna nell’arte di tutti i tempi, diventa in questo racconto pittorico, lo specchio di una debolezza e di quell’anima confusa che non è più in grado di navigare il suo volere e che perde la rotta nell’eccesso di stimoli che riceve.
L’Artista ci invita a riflettere e a fare un passo indietro, chiudendo gli occhi su questa realtà sociale che stiamo attraversando, per ricercare il distillato di vita che ci appartiene.
Sono i nostri occhi che ancora una volta ricevono l’impulso ma è l’invito dell’Arte questa volta a provocarci, con la sua la spinta intellettuale che si propone di farci sentire la differenza tra il desiderio reale e quello artificiale.
In questa scelta estetica deliberata dove l'inutile sfuma, restano a galla i sentimenti, ritratti da Pedroni come creature vivaci dagli occhietti vispi e accesi, in cerca della nostra attenzione.
Sono forse i nostri figli, i nostri amici, i nostri compagni? A guardaci così nell’attesa che chiudiamo quelle finestre digitali e rivolgiamo lo sguardo a cio che davvero conta?
Grazie all’'iperrealismo morbido caratteristico della pittura di Pedroni, prende forma il paradosso del presente, il vuoto del troppo, l’apice di un benessere che è diventato malessere esistenziale, bulimia digitale, vertice dell’algoritmo della tristezza.
Ma in questo distinto connubio di cultura pop e commento sociale, si divincola il presente, e il suo ritratto in bilico tra nostalgia e speranza, in un'intreccio di percezioni alterate dove la visione spirituale prevale mettendo da parte il superfluo, lasciando un tableau puro focalizzato su ciò che è coloratamente importante.
Paolo Pedroni, che sarà presente al vernissage, è ad oggi uno dei pochissimi artisti italiani della Dorothy Circus rappresentato da noi con immenso orgoglio.
Con la serie Altered Vision Pedroni dimostra un abilità incomparabile per catturare un epoca, le sue contraddizioni, la sua storia e la sua forza.
La preview delle opere verra condivisa via email con i collezionisti il 6 Aprile alle ore 4.00 GMT