La DCG di Roma a conclusione della ricca e vivace stagione espositiva di quest’anno presenta una straordinaria doppia personale che pone in dialogo il cubistaturco Erkut Terliksiz e lo street artist filipino BLIC, due artisti dai background molto diversi e dalle cifre stilistiche distinte e originali. Con due serie inedite, rispettivamente intitolate Isola e “Spirit of Time”, Erkut e Blic, convergono le diverse prospettive in un comune punto di osservazione dell'umanità contemporanea e della sua complessa evoluzione, tra tradizione e modernità del nostro oggi, in rapida evoluzione.
Per il suo debutto a Roma Erkut sceglie una parola italiana che risuona di significato: Isola. Questa collezione di otto opere è emblematica sia dell'approccio innovativo di Erkut sia della ricerca materica della sua tecnica che fonde il concetto di errore con quello di sviluppo. Come racconta lui stesso la sua opera inizia con una macchia e per Erkut la prima regola del dipinto è che non c’è nessuna regola. L’origine del dipinto è sperimentale ma è l'interpretazione dello spettatore che ne completa la missione e la infonde di significato. Facendo leva sulla parte destra del cervello e raccogliendo i semi lasciati da Picasso e George Condo, Erkut si esprime con la fantasiosa ricerca di scenari dell’assurdo, ricchi di figure surreali realizzate con pennellate spesse e audaci che raggruppate al centro di ogni composizione creano un punto focale dinamico. L'interazione tra il mare, le nuvole e i paesaggi urbani ci pone davanti ad una profondità emotiva sensibile, che collega la nostra percezione della natura, della terra e dell'esistenza umana in una sinfonia inafferrabile quasi delirante. L’ispirazione per questa serie è nata durante la pandemia, un periodo in cui l'artista sognava di trovarsi su un'isola sperduta con la sua famiglia. Questi sogni nutrono gli scenari di libertà e introspezione e l’approfondimento psicologico legato al concetto di isolamento qual fuga dal trambusto della vita quotidiana, un tema che risuona profondamente con l'esperienza personale di Erkut e con l’essenza dell'artista outsider. I personaggi, abbracciati stretti quasi a grappoli rappresentano la piccola comunità, quella famigliare, degli affetti selezionati ma allo stesso tempo sono sinonimo di solitudine, perche chiave di lettura di una realtà odierna che soffre di distacco dalle persone anche quando sono vicine e della terribile assuefazione al dolore altrui.
Le opere "Dungeon", "Mars Opening Party" e "Exodus", suggeriscono una profondità narrativa significativa. "Esplorando il decadimento morale della società nelle esemplari scene di festa, spicca sull'orizzonte di Marte, anche un mostriciattolo dal naso prominente che allude a Elon Musk. Erkut racconta le lotte e la resilienza delle persone che si muovono per sopravvivere, navigando attraverso le storie strazianti che caratterizzano il nostro tempo.
Sulla parete opposta della nostra Red Room, "Spirit of Time" di BLIC, il rinomato street artist filippino, ci invita in un mondo di riflessione e rivelazione. Attraverso un tour virtuale e tangibile dello studio di BLIC, dove lui guida e ispira un collettivo di artisti, scopriamo un tesoro di idee ed emozioni. Questa fabbrica creativa, pur risuonando profondamente con la scena artistica del Sud-Est asiatico, si distingue per le sue robuste radici culturali filippine e la sua sensibilità profondamente unica.
Rinomato in tutto il mondo, BLIC è celebrato per il suo signature character la mano personificata con una faccina sorridente Emoji che corre per le strade. Questo simbolico personaggio nasce dalla sua storia di artista emergente che dipinge sui muri delle città del suo quotidiano. Ed è proprio la street art, in quell’asia lontana e ancora libera da vincoli, il mezzo prescelto per attirare l'attenzione nel mondo contemporaneo. Le mani di BLIC simboleggiano lo strumento di comunicazione universale, e riflettono il desiderio e la forte determinazione a lasciare un segno e diffondere la propria voce a livello globale. I suoi simpatici personaggi hanno la capacità di raggiungere gli spettatori dritto al cuore come una palla da tennis lanciata da un bambino dall'altra parte dell'oceano.
Nella sua nuova serie "Spirit of Time," BLIC esplora l'impatto della modernizzazione sulla vita contemporanea, un tema chiaramente rappresentato in ciascuna delle sue nuove opere. Questi dipinti con una soffice e capace pittura ad olio, ampliano il focus dal ritratto individuale, ingrandendo la scena per esplorare un panorama più ampio, catturando il dinamismo, le lotte, le paure e i traguardi della comunità in cui l’artista vive e trascrive ciò che lo circonda. Ogni opera di questa nuova serie illumina diversi aspetti dell'esistenza moderna, dall'urbanizzazione e lo sviluppo nei villaggi, alla crescita del fast food e della comunicazione digitale. Blic esplora come questi fenomeni siano cresciuti a seguito della pandemia, ponendosi la domanda se i progressi dell'era contemporanea siano veramente un avanzamento migliorativo o se stiano sottilmente corrodendo la qualità della vita. La sua prospettiva ci offre lo specchio in cui guardare la nostra società, uno specchio capace di riflettere sia il successo che le difficoltà della vita contemporanea, invitando lo spettatore a valutare il vero costo della modernizzazione.
“Spirit of Time” di Blic e “Isola” di Erkut Terliksiz fanno parte del nostro programma di quest'anno dal titolo "Alla ricerca dell’ Armonia: l’Odissea dell’ arte del 2024".