“Now we have a computer, a video and numerous other things, so that contemporary art became abstract and people rely on a computer and tend to forget about traditional art. I’m young but I just want to show people that surreal style of painting is still not dead. I keep making fresh pieces and amaze people through my visions”.
Naoto Hattori
La Dorothy Circus Gallery è pronta ad inaugurare il mese di Aprile e l’arrivo della primavera con la seconda mostra personale italiana di Naoto Hattori, artista giapponese autore di un suggestivo universo onirico reso tangibile e unico dalla sua paziente tecnica iperrealistica.
Hattori, già presentato dalla Dorothy Circus nel 2011 con la mostra “The Magic Caravan”, porta nuovamente il suo circo a Roma. Ad accoglierci questa volta sono soffici pin-up dalla testa di orsetto, principesse altere e solitarie, padrone assolute dell’arte visiva che le racconta, e gatti ciclopi, sovrani della meticolosa galassia di energia ed emozioni che sovrasta il nostro mondo reale.
Come un carnevale che attraversa la notte, le opere di Hattori spalancano le porte della nostra percezione, liberando il nostro sguardo sul mondo ribaltato del sogno e dell’inconscio. La sua palette attinge dall’universo notturno, e mentre i simpatici alieni si tingono della luce azzurra e dorata delle stelle, il personale impianto percettivo di Hattori ci invita ad accogliere la portata magica del manifestarsi della nostra psiche.
“Nothing But Perception” è il titolo della nuova serie, creata appositamente per la Dorothy Circus Gallery, composta da 11 opere inedite, in cui il microcosmo psichedelico di Hattori e una nuova, elaborata visionarietà, danno spunti per un’ipermoderna riflessione sulla vita e sul suo universo. Così mentre il sole germoglia nelle nostre giornate di primavera, l’arte di Hattori dà inizio ad una danza che ci lascia sulle nuvole, in un caos non pericoloso che ci culla con ironia, nella totale assenza di gravità.