Giunta alle soglie del 15° anno dalla sua fondazione, la Dorothy Circus Gallery di Roma è particolarmente orgogliosa di presentare, per la prima volta nel proprio spazio espositivo, la personale della pittrice contemporanea Jana Brike dal titolo“Forever and A Day”.
Quale istituzione fondata e gestita da donne, Dorothy Circus ha da sempre diffuso valori sociali e sostenuto l'audacia, l'impatto e il cambiamento soprattutto in relazione al tema della femminilità.
L'arte di Jana Brike è infatti fortemente radicata nel concetto cardine della Galleria, che ha sempre indirizzato il proprio impegno curatoriale verso la presentazione di mostre il cui focus sono le narrazioni femminili nell'arte, con particolare attenzione alle artiste donne che guidano l'attenzione del pubblico all’ascolto della voce femminile, autrice di storie a lungo taciute e che oggi si rivela quale connettore dell'umanità.
Temi sensibili quali i diritti delle donne, l’uguaglianza di genere e il rafforzamento delle fragilità sono stati ampiamente proposti al pubblico attraverso il programma curatoriale della galleria, anche recentemente dedicando particolare attenzione alle relazioni materne e all'iconografia femminile nella storia dell'arte, attraverso la collettiva "Mother and Child", tenutasi sia a Roma che a Londra, che ha avuto tra i suoi protagonisti Jana Brike con il dipinto "the Peaceful Warrior".
Come gli artisti e gli scrittori più coraggiosi, Jana Brike si assume la considerevole e inevitabile responsabilità di trasformare i sentimenti collettivi e i momenti storici ad essi collegati in immagini e narrazioni che abbiano il potenziale di perdurare nel tempo.
Nata nella Lettonia occupata dai sovietici nel 1980, la pittrice surrealista Jana Brike crea straordinari scenari ricchi di suggestioni, attraverso i quali intravediamo il mondo intimo e personale dell’artista, che lei stessa descrive come una "poetica autobiografia visiva" attraverso la quale Jana trasmette l'essenza dei sentimenti collettivi al pubblico, al presente e al futuro, immergendosi completamente in una rivoluzione sociale del nostro tempo.
Il mondo interiore e lo stato contemporaneo dell'anima umana, i sogni, l'amore, il dolore, la vasta gamma di emozioni che la condizione umana manifesta cosi come la trascendenza di esse, la crescita e la scoperta di sè diventano fulcro dell’arte di Jana Brike.
Rimandando al folklore tribale delle origini lettoni di Jana, l'autrice tesse i suoi racconti criptati pieni di mistero e drammatici intrighi.
Ricchi di metafore e simbolismi, i dipinti inediti di Brike, splendidamente realizzati, si leggono come poesie visive ricche di significato, che si svelano come racconti di crescita e trasformazione.
Le 12 opere inedite, si aprono su paesaggi onirici dettagliati che guidano lo sguardo dello spettatore sulle figure femminili intente nella scoperta giocosa, inconsapevole e a tratti ingenua del mondo che le circonda.
Nei suoi dipinti c'è spesso una contrapposizione di durezza/realismo/crudezza e speranza, i corpi diafani mostrano graffi sanguinanti, incisioni o arrossamenti sulla pelle in totale contrasto con cio che le circonda, gli elementi delicati quali farfalle e fiori.
Anche la vulnerabilità e l'intimità sono una caratteristica importante del lavoro di Brike. La nudità e la natura si accompagnano spesso nei suoi dipinti che Brike ha descritto il corpo umano come "vulnerabilità nella sua nudità".
Le ragazze adolescenti sono quasi sempre le protagoniste, a volte raffigurate in scene di esplorazione erotica, diventano metafore della continua scoperta di noi stessi e rappresentano la crescita che tutti noi compiamo nel corso della nostra vita, indipendentemente dall'età biologica o dal sesso.
Le opere di Brike sono, grazie a queste caratteristiche, un inno alla femminilità libera, una celebrazione della Terra e della Natura che invoca la libertà dall'oppressione e che si eleva come un coro purissimo a cui tutti nel profondo desideriamo aderire.
Nell’arte di Brike sono la vita ispirata, il rapporto con l'ambiente in cui vive e il suo ruolo di madre a combinarsi per creare il linguaggio visivo unico, personale ma universale di dell’Artista.
Per quanto ogni dipinto possa essere disarmante, è un'espressione della realtà soggettiva dell'essere un'artista donna sotto gli occhi del pubblico, che racconta una storia di femminilità senza filtri nel primo quarto del XXI secolo.